«Tra i grandi amici di Dio, Don Bosco è una tra i più conosciuti e amati nel mondo intero». Così, nel giorno in cui la Chiesa ne fa memoria, il vescovo Oscar Cantoni ha parlato di San Giovanni Bosco, presiedendo nel tardo pomeriggio di oggi la Messa solenne nella chiesa di San Rocco, adiacente l’Istituto salesiani di Sondrio.

Durante il rito, concelebrato con l’arciprete, don Christian Bricola, il direttore dei Salesiani di Sondrio, don Giacinto Panfilo, l’incaricato dell’oratorio, don Luca Castelli, e numerosi altri sacerdoti, il vescovo Oscar ha sottolineato che «tutta la Valtellina, e Sondrio ancor più direttamente, è nella nostra Diocesi l’ambiente che respira più a fondo la vocazione salesiana, per la storica presenza dei Salesiani in questo oratorio, delle figlie di Maria Ausiliatrice qui e a Tirano, dei Cooperatori e di numerosi ex alunni. Ricordiamo con stima – ha aggiunto monsignor Cantoni – i tre fratelli Viganò, salesiani sondriesi, don Francesco, don Angelo e don Egidio, che è stato rettore maggiore, che hanno inciso positivamente con un contributo notevole a servizio della Congregazione Salesiana. Tra i Salesiani “storici” – ha proseguito – non possiamo ricordare con venerazione innanzitutto don Giuseppe Quadrio, nativo di Vervio, di cui è in atto il processo di beatificazione, mentre è ancora vivo il ricordo di don Vittorio Chiari, ma anche delle suore e dei numerosi salesiani missionari valtellinesi, tra cui eccelle padre Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso. E tra i numerosi vescovi salesiani come non ricordare l’amico e confratello Luciano Capelli? Quando viene in Valtellina, la sua presenza si sente».

Al termine della celebrazioni, i Cooperatori salesiani hanno rinnovato le loro promesse di «essere fedele discepolo di Cristo nella Chiesa cattolica; lavorare nel tuo Regno, specialmente per la promozione e la salvezza dei giovani; approfondire e testimoniare lo spirito salesiano; collaborare, in comunione di Famiglia, alle iniziative apostoliche della Chiesa locale».

Sul numero 6 del nostro Settimanale, che sarà pubblicato giovedì 6 febbraio, troverete la cronaca della festa con l’omelia del vescovo Oscar, ma anche il racconto dei prossimi giorni, quando a Sondrio sarà ospite don Pascual Chàvez Villanueva, nono successore di Don Bosco come rettore maggior, dal 2002 al 2014, della Società salesiana. Messicano, nato nel 1947 a Real de Catorce, don Pascual è professo salesiano dal 1964 e sacerdote dal 1973. Dopo aver conseguito la licenza in Sacra Scrittura all’Istituto Biblico di Roma, nel suo paese di origine è stato direttore dell’Istituto teologico di San Pedro Tlaquepaque. Quindi, ha proseguito gli studi, ottenendo un dottorato in Teologia biblica all’Università pontificia di Salamanca, in Spagna.

Domani sera, sabato 2 febbraio, a partire dalle 21, nella sala polifunzionale Don Vittorio Chiari, parlerà sul tema “Orientamenti per la Famiglia salesiana nel mondo attuale”. «Amici e simpatizzanti di Don Bosco e membri della Famiglia salesiana sono tutti invitati a partecipare – dicono i Salesiani di Sondrio -. La serata è particolarmente rivolta ai giovani, alle famiglie e a tutti coloro che sono impegnati nel campo dell’educazione e della formazione; ma per i contenuti offerti e per l’autorevolezza del relatore, è aperto a tutti quelli che desiderassero partecipare».

Durante la serata di domani, un momento verrà riservato per comunicazioni di aggiornamento sui lavori del nuovo oratorio di San Rocco. «È un sogno che prende concretezza – riflette don Giacinto Panfilo – grazie alla generosità di molti benefattori, al lavoro serio di tanti professionisti e alla scommessa della Comunità pastorale di investire sui giovani e sulle famiglie di Sondrio».

Don Pascual Chàvez Villanueva sarà in città anche domenica, quando presiederà la Messa delle 10.30 in collegiata, con la quale si aprirà la festa di San Giovanni Bosco per l’intera Comunità pastorale. Visti i lavori in corso a San Rocco, dopo la celebrazione la festa si sposterà al Sacro Cuore per il pranzo comunitario e il “pomeriggio Salesiano” con preghiera, attività, giochi e merenda con pane e salame.

Sabato prossimo, 8 febbraio, ci sarà un epilogo della festa con uno spettacolo dedicato alla memoria di don Vittorio Chiari. Nella sala polifunzionale a lui dedicata, i Barabba’s Clowns – nel quarantesimo anniversario dell’inizio delle loro attività – presentano lo spettacolo “Alla Ricerca del Naso Perduto”. L’appuntamento, con ingresso libero, sarà alle 21.

Don Chiari sarà poi ricordato nelle Messe di domenica 9 febbraio alle 10 e di martedì 11 febbraio, anniversario della morte, alle 18, a San Rocco.