È stata scelta la sera dell’8 marzo – una cena presso un ristorante di Sondrio, con lo showcooking di un noto chef, l’emiliano Marcello Ferrarini – per l’inaugurazione ufficiale del Pastificio 1908, realtà artigianale nata all’interno della Casa Circondariale del capoluogo valtellinese, un progetto che incontra e da risposte a diverse forme di fragilità.

Si tratta infatti di un laboratorio per la produzione di pasta senza glutine, destinata, cioè, a chi è colpito da quella particolare forma di infiammazione cronica che è la celiachia (come lo chef Ferrarini), malattia autoimmune che richiede, a chi ne soffre, di non ingerire prodotti che contengano farine da frumento o derivati.

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Il Pastificio 1908 è collocato all’interno del carcere di Sondrio, completo di macchinari e strumenti. A coordinare l’iniziativa, fortemente voluta dalla direttrice della Casa Circondariale Stefania Mussio, è la cooperativa Sociale Ippogrifo, che attraverso questo progetto mira a offrire un’opportunità di formazione, lavoro e inclusione sociale alle persone detenute e un aiuto alle loro famiglie, impegnando le persone coinvolte nell’acquisizione di competenze specifiche per la realizzazione di un prodotto di nicchia e di qualità.

«Il pastificio è un passo importante lungo la strada del reinserimento sociale e lavorativo di chi ha sbagliato – riflettono dalla Cooperativa Ippogrifo – realizza una produzione attenta all’alimentazione di persone con un’intolleranza alimentare problematica e sempre più diffusa, è un’attività di valorizzazione del territorio valtellinese e una sfida per tutta la comunità».

La Pasta senza glutine 1908 sarà distribuita sul territorio con 5 diverse tipologie: 2 paste secche, 2 paste fresche riso e mais e il tipico pizzocchero di grano saraceno.