Il nuovo oratorio “San Giovanni Bosco” della parrocchia San Giuseppe di Cassina Rizzardi (Co) è una “best practice” a livello italiano in materia di costruzioni “green”, tanto essere annoverato fra le realtà portate ad esempio nella “Guida per le comunità e la parrocchie ecologiche” presentata a Bologna, nei giorni scorsi, nell’ambito del convegno “Laudato Si’ –  per la transizione energetica e una finanza sostenibile”, promosso da Focsiv, l’Ufficio Nazionale della Conferenza episcopale italiana per i problemi sociali, del lavoro e della Custodia del Creato e l’associazione RetinOpera.

L’Enciclica “Laudato Sì” ha messo in moto una serie di riflessioni e studi sulla complessa questione ambientale.  Particolarmente interessante il capitolo quattro, dedicato a “Per una ecologia integrale”. L’incontro di Bologna è stato l’occasione per segnalare attività e realizzazioni di strutture significative, che testimoniano l’impegno cattolico e degli uomini di buona volontà per promuovere l’ecologia integrale. L’obiettivo del seminario di studio era quello di evidenziare il coinvolgimento attivo di diocesi, parrocchie e associazioni in iniziative concrete come il disinvestimento dalle fonti fossili e il reinvestimento nelle fonti rinnovabili, utilizzando nuovi strumenti tecnici e finanziari più consapevoli e responsabili ambientalmente e socialmente. Tra le strutture edili presentate, come detto, l’oratorio “San Giovanni Bosco” di Cassina Rizzardi. Il parroco don Giuseppe Corti ha illustrato all’assemblea le motivazioni e le scelte tecniche che sono state alla base della progettazione dell’oratorio.

La Parrocchia fu costituita nel 1954; fu subito dotata di un salone ad uso oratorio. Gli abitanti all’epoca erano circa 800, attualmente sono 3350. L’incremento è avvenuto nel corso degli ultimi 25 anni. Attualmente i bambini che frequentano la scuola materna e la scuola primaria superano il numero di 300. Stante tale situazione demografica, la edificazione di un oratorio non era più rimandabile. «Il progetto del nuovo Oratorio “San Giovanni Bosco” di Cassina Rizzardi – spiega don Giuseppe Corti – è stato sviluppato considerando l’importanza del luogo come spazio d’incontro tra bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani, come luogo di relazioni. Questi obiettivi ambiziosi hanno richiesto una progettazione architettonica attenta sia alla qualità degli spazi, sia alle prestazioni tecnologiche dell’edificio. Un approccio di “progettazione integrata”, attuato sin dalle fasi iniziali con passione ed unità d’intenti da architetti, ingegneri strutturisti e ingegneri impiantisti, ha consentito di pensare e realizzare una struttura funzionale, solida e capace di elevate prestazioni energetiche. Si è pervenuti a quest’ultimo risultato combinando, in forma equilibrata, secondo le più attuali tecniche progettuali, un involucro ad alto isolamento ed elevata inerzia termica, una dotazione impiantistica imperniata sull’utilizzo di risorse rinnovabili e su tecnologie ad alta efficienza e gestibilità agevole nel tempo». Gli impianti tecnologici per il nuovo oratorio annoverano: «pannelli fotovoltaici (che producono più del 30% dell’energia elettrica necessaria all’Oratorio), climatizzazione degli ambienti tramite pompa di calore aerotermica di tipo aria/acqua a inversione di ciclo, riscaldamento tramite pannelli radianti a soffitto, funzionanti a bassa temperatura, ottimamente abbinabili con la pompa di calore, impianto di ricambio aria completo di batteria di riscaldamento e recuperatore di calore rotativo ad alta efficienza. Massima efficienza del cappotto della struttura». L’Oratorio è in classe energetica A+, producendo energia da fonti rinnovabili per oltre il 43%. Per richiedere una copia della Guida inviare una mail a policy@focsiv.it.