Come annunciato dalla mamma – in una comunicazione diffusa unitamente al sindaco di Como Mario Landriscina e al Consiglio Comunale – il rito di commiato dei figli Siff, Sophia, Soraya e Saphiria, deceduti a causa dell’incendio della loro abitazione di via per San Fermo lo scorso 20 ottobre, sarà officiato secondo il rito della Chiesa evangelica pentecostale (alla quale appartengono la mamma e i suoi piccoli, che ne frequentavano anche i percorsi di catechismo) alle ore 15.00 di giovedì 26 ottobre, presso la Basilica del Santissimo Crocifisso in Como.
Prevedendo una grande affluenza di persone e non avendo a disposizione spazi sufficientemente ampi per accogliere tutti, dai pastori della Chiesa evangelica pentecostale è giunta la richiesta di poter essere ospitati in una chiesa cattolica, in particolare la Basilica del Santissimo Crocifisso, conosciuta e di facile accesso per tutti.
Il Vescovo monsignor Oscar Cantoni ha valutato la richiesta e ha espresso il proprio parere positivo. La norma di riferimento è l’articolo numero 137 del “Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo”, al capitolo “Condivisione di altre risorse per la vita e l’attività spirituale”, articolo che riportiamo integralmente qui di seguito.
137. Le chiese cattoliche sono edifici consacrati o benedetti, che hanno un importante significato teologico e liturgico per la comunità cattolica. Di conseguenza, sono generalmente riservate al culto cattolico. Tuttavia, se sacerdoti, ministri o comunità che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica non hanno un luogo, né gli oggetti liturgici necessari per celebrare degnamente le loro cerimonie religiose, il Vescovo diocesano può loro permettere di usare una chiesa o un edificio cattolico e anche prestar loro gli oggetti necessari per il loro culto. In circostanze analoghe può essere loro consentito di fare funerali o di celebrare ufficiature in cimiteri cattolici.
Giovedì pomeriggio le esequie, secondo il rito della Chiesa evangelica pentecostale, saranno presiedute dal pastore di Como Gianni Di Giandomenico. Sarà presente anche il pastore di Lugano Pietro Lamanna, alla guida della Chiesa evangelica pentecostale di Como per dieci anni (prima del pastore Di Giandomenico). La liturgia evangelica pentecostale ha come centro di riferimento la Parola di Dio, alternata a canti e a momenti di commento e ricordo personale.
I pastori Di Giandomenico e Lamanna hanno espresso il desiderio che al rito di commiato fosse presente anche un rappresentante della Chiesa cattolica locale: un invito accolto con grande disponibilità e, nel rispetto della celebrazione esequiale, porterà il suo saluto, prima dell’inizio del rito, monsignor Carlo Calori, Vicario foraneo della città di Como.
«Uniti in Cristo e nel nome del nostro unico Padre – è la riflessione del Vescovo monsignor Oscar Cantoni – abbiamo fatto nostra la richiesta di ospitalità che ci è giunta dai fratelli della Chiesa evangelica pentecostale. La comunità cattolica si è fermata con me in preghiera, lo scorso lunedì 23 ottobre, nella parrocchia di Monte Olimpino, realtà nella quale la famiglia viveva e che, con gran cuore, era loro vicina nelle necessità materiali e personali. Un ringraziamento va espresso al priore della parrocchia Santissima Annunciata, padre Enrico Corti, per l’immediata disponibilità, e alla Caritas Diocesana, per la presenza silenziosa e discreta. Attoniti, di fronte al mistero del dolore innocente, volgiamo lo sguardo al Crocifisso, il quale allarga le sue braccia sui piccoli Siff, Sophia, Soraya e Saphiria, sulla loro mamma, su coloro che li hanno conosciuti e si sono impegnati in ogni modo a sostenerli nelle loro fatiche e su tutti noi».
I piccoli saranno tumulati, tutti insieme, presso il Cimitero di Camerlata.
Come riportato da una nota diffusa dal Comune di Como «La mamma invita alla cerimonia tutte le persone che le sono state accanto e che hanno conosciuto i suoi bambini, e coglie l’occasione per ringraziare tutti per l’affetto dimostrato in questa tragica circostanza». Il sindaco Mario Landriscina, infine, «ritenendo opportuno e doveroso farsi portavoce del sentimento diffuso di solidarietà e vicinanza alla madre» invita «la cittadinanza tutta e gli esercenti a partecipare al lutto cittadino proclamato per domani».