“La visita del Papa ha portato in Perù una ventata di novità e speranza per tutto il popolo peruviano”. La voce di don Roberto Seregni, missionario fidei donum nella diocesi di Carabayllo, alla periferia nord di Lima, tradisce ancora la gioia e l’emozione per quanto vissuto solo poche ore prima. Lo raggiungiamo via “whatsapp” all’indomani della partenza di Papa Francesco da Lima.

“Ieri sera siamo tornati a casa molto tardi perché le strade erano tutte bloccate a causa della folla: le autorità hanno dichiarato che alla messa conclusiva erano presenti oltre un milione di persone”, racconta il sacerdote che, insieme a don Ivan Manzoni, ha partecipato nella giornata di domenica 21 gennaio sia all’incontro con il clero nella cattedrale di Lima che alla messa nella spianata di Las Palmas. “Eppure, nonostante questa folla immensa, – continua il sacerdote – al momento della consacrazione si è creato un silenzio davvero irreale”.

Insieme a don Ivan e don Roberto erano presenti anche centinaia di loro parrocchiani provenienti in pullman dalle loro parrocchie Nostra Signora di Fatima e San Pedro de Carabayllo, così come da Puente Piedra (la parrocchia di don Savio Castelli). 

“La visita del Papa – ci spiega don Roberto, provando a fare un bilancio dei giorni appena vissuti – è arrivata in un momento molto delicato per la storia del popolo peruviano: la gente vive una fase di grande delusione nei confronti delle istituzioni e più in generale delle autorità. Questo a causa di recenti scandali politici legati alla corruzione: il Perù è l’unica nazione dell’America Latina cha ha due presidenti in prigione e un altro in esilio negli Stati Uniti”.

E’ in questo contesto che Papa Francesco ha più volte detto: “Non lasciatevi rubare la speranza”.

“Questo – continua il sacerdote – è stato il cuore del messaggio ed è stato bello vedere giovani, adulti e anziani commuoversi di fronte a queste parole, piangere alla vista del Papa. Il Papa ci ha chiesto di rialzarci, di riscoprire il desiderio di uguaglianza e di essere noi stessi, in forza del battesimo, i primi missionari”.

Su Il Settimanale in distribuzione da domani un approfondimento di due pagine sulla visita di Papa Francesco in Cile e Perù.