I tre tendoni destinati all’accoglienza dei migranti presso il chiostro del Centro pastorale cardinale Ferrari di Como resteranno aperti ancora per un mese oltre la chiusura prevista del 2 aprile. A dare l’annuncio al Settimanale è il direttore della Caritas di Como Roberto Bernasconi.

La decisione è stata presa nelle scorse ore in accordo con i referenti del Centro pastorale e i volontari dell’associazione Como Accoglie che hanno confermato la loro disponibilità a farsi carico dell’accoglienza serale e mattutina. I costi economici del servizio – riscaldamento, luce e servizi – resteranno ancora in capo alla sola Caritas diocesana.

Una decisione che sottolinea, ancora una volta, come sia il mondo del volontariato a provare ad offrire una risposta, seppur parziale e temporanea, ad una situazione che sarebbe potuto diventare esplosiva. La mente corre allo scorso anno quando di fronte alla chiusura del dormitorio invernale molte delle persone accolte si erano spostate nella zona di San Rocco innescando una serie di proteste da parte dei residenti.

La risposta, come già detto, sarà parziale perché nelle tende potranno trovare riparo una cinquantina di persone a fronte delle ottanta attualmente ospitate tra il dormitorio “Emergenza Freddo” e le tende. Questo significa che tra le trenta e le cinquanta persone di quelle attualmente accolte in via Sirtori resteranno senza un riparo e andranno ad aggiungersi alle decine di persone che, già da mesi, vivono in ripari di fortuna scovati in zone periferiche della città.

“Purtroppo di più non potevamo fare”, continua Bernasconi che ha precisato come nell’assegnazione dei posti si cercherà di dare la precedenza a quanti, soprattutto tra i migranti, hanno intenzione di rimanere sul territorio. Una scelta che verrà fatta in accordo con le stesse associazioni che, in questi mesi, hanno collaborato all’accoglienza.

Sul tema è intervenuta in queste ore, con un lungo comunicato, anche l’associazione Como Accoglie che ha preso carta e penna per scrivere al sindaco di Como, Mario Landriscina:

«Se da una parte questa (la proroga dell’apertura dei tendoni ndr) è una preziosa opportunità che Caritas offre come aiuto ai senzatetto e ai volontari – scrivono da Como Accoglie -, dall’altra comporta che circa la metà degli ospiti attualmente assistiti rimarranno privi di un tetto tra meno di una settimana. Saranno quindi oltre cinquanta le persone escluse a breve, alle quali se ne aggiungeranno altrettante tra un mese, alla chiusura dei tendoni. Si ritroveranno tutte per strada e saranno costrette a trovare ripari di fortuna, in condizioni di vita non dignitose e con sicuri disagi anche per i cittadini. Stiamo parlando di persone e non di fantasmi e ignorarli non ne annullerà la presenza, data anche l’innegabile realtà di Como, quale città di confine».

Il rischio paventato dai volontari è quello del venirsi a creare di un “Valmulini 2” con un riferimento all’accampamento che per mesi si era venuto a creare nei pressi dell’autosilo cittadino.

«Val Mulini – contuinuano i volontari – ha rappresentato il tappeto sotto il quale nascondere alla città queste presenze umane. Ha sollevato le istituzioni dalle loro responsabilità consentendo di rimandare ancora il problema. Al di là dei comunicati di sgombero, funzionali a obiettivi pre-elettorali, si è saggiamente aspettato, e tacitamente concordato, un passaggio morbido di queste persone ai tendoni e noi stessi abbiamo provveduto a raccogliere tutto e liberare l’area e ad accompagnare le persone nel passaggio alla nuova situazione di accoglienza. Nessuno desidera ora tornare in Val Mulini: ci siamo da subito chiesti perché i 20.000 euro costati alla comunità per blindare questo luogo non siano stati spesi nella messa a norma di uno dei tanti spazi di proprietà comunale che potrebbero accogliere i senzatetto».

Da qui la proposta finale: “La invitiamo a progettare, in collaborazione con tutti i soggetti presenti sul territorio e attivi su questa tematica, soluzioni più consone alla dimensione e complessità del problema”.

Como Accoglie ha inoltre indetto un presidio con i senzatetto che si svolgerà a Porta Torre a Como lunedì 2 aprile dalle 20,30 alle 23.