Protagonista su una ribalta davvero speciale. Suor Maria Elena Berini, classe 1944, nativa di Sondrio, consacrata della Congregazione religiosa delle Suore di Santa Giovanna Antida Thouret, ha ricevuto dalle mani della first lady statunitense, Melania Trump, il premio internazionale “Donne di coraggio” (International Women of Courage Award). A segnalare la religiosa valtellinese è stata l’ambasciata americana presso la Santa Sede, che è venuta a conoscenza dell’attività meritoria di suor Maria Elena.
Il riconoscimento, che viene assegnato ogni anno a 10 donne (scelte in tutto il mondo), viene dato dal Dipartimento di Stato Americano nella sede di Washington. Le altre premiate, per il loro impegno nell’ambito della salute pubblica, dei diritti umani, della giustizia, dello sviluppo, della difesa della pace e del sostegno alla dignità della donna sono: Roya Sadat (Afghanistan); Aura Elena Farfan (Guatemala); Julissa Villanueva (Honduras); Aliyah Khalaf Saleh (Iraq); Aiman Umarova (Kazakhstan); Feride Rushiti (Kosovo); L’Malouma Said (Mauritania); Godelive Mukasarasi (Rwanda); Sirikan Charoensiri (Thailand).
Nata a Sondrio, dove, da adolescente, lasciò gli studi per lavorare in una delle industrie tessili del capoluogo, così da aiutare il padre a sostenere una famiglia di sei persone, suor Maria Elena a 19 anni entra come novizia nelle Suore di Santa Giovanna Antida. Qui completa il percorso formativo e teologico, tanto da diventare insegnante. Ma forte, in suor Berini, è la vocazione missionaria. Parte così per l’Africa: dal 1972 al 2007 è in Ciad, poi si sposta nella Repubblica Centrafricana, dove tuttora svolge il suo impegno pastorale, in una zona al confine con il Ciad e il Camerun. Il suo lavoro è sempre in ambito educativo, ma la situazione è molto precaria. Il conferimento del premio è legato al suo coraggio e, soprattutto, alla sua capacità di essere donna di speranza in un contesto difficilissimo, quello di Bocaranga, attraversato da conflitti, scontri, violenze ed episodi di guerriglia. Restò coinvolta in un attacco dei ribelli del movimento “Trois R” e offrì rifugio, nelle strutture della chiesa, ai profughi scappati dai loro attacchi. «Nonostante tutto continuiamo a sperare che pace sia possibile – è il pensiero di suor Maria Elena –. La preghiera di tante persone che ci sono vicine e ci sostengono ci da la forza per stare accanto ai nostri amici del Centrafrica: non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma sappiamo che Dio, in silenzio, è con noi».
A suor Elena Berini le congratulazioni per questo riconoscimento così prestigioso, ma anche sentite condoglianze per il lutto che ha colpito la sua famiglia in questi giorni: proprio nelle ore in cui veniva premiata Oltreoceano, sua mamma Irene lasciava questo mondo (le esequie si sono svolte a Sondrio nel pomeriggio di lunedì 26 marzo).