Il 7 giugno di dieci anni fa veniva ufficialmente inaugurato il nuovo museo “Don Luigi Guanella” presso la casa Divina Provvidenza di Como, realizzato per volere delle due Congregazioni guanelliane nell’ambito delle celebrazioni per il primo centenario della professione religiosa del fondatore.

Un momento dell’inaugurazione, il 7 giugno 2008

«Il Museo – spiega al Settimanale don Adriano Folonaro, direttore del Museo – è stato istituito con lo scopo di rappresentare un centro di richiamo religioso e culturale per diffondere il carisma, la spiritualità e l’azione guanelliana. Questo è stato l’impegno che ha caratterizzato la nostra attività in questi primi dieci anni del museo. In dieci anni abbiamo accolto circa ottantamila persone provenienti da ogni parte del mondo: confratelli, consorelle, laici guanelliani, fedeli, ospiti delle Case e loro famigliari, operatori, vescovi, altri sacerdoti e religiose, missionari, funzionari e tecnici del settore museale, giornalisti, esponenti del mondo culturale, associazioni, famiglie, scuole, gruppi di catechismo, Grest, e tanta, tanta gente di tutte le età».

Un particolare interno del museo

Quali sono i punti di forza di questo museo?

«Le modalità espressive del museo fanno sì che sia lo stesso don Guanella a proporsi come “guida” per accompagnare il visitatore con la propria immagine, le proprie parole (riportate su pannelli bilingui italiano-inglese), gli oggetti usati, gli ambienti abitati e vissuti, tutti elementi che rivelano la propria intensa esperienza umana e spirituale. E questo riesce a parlare al cuore di tutti. Ci stiamo rendendo conto, dai commenti dei visitatori, che questo Museo risulta “sorprendente e “coinvolgente”, anche per persone che si dichiarano non credenti. Alcuni di loro ci hanno lasciato pensieri di commossa gratitudine per aver avuto la possibilità di scoprire o ri-scoprire un grande uomo come don Guanella. Ma “è Dio che fa” recita la frase che introduce la visita al museo, e questo Museo vuole proprio essere, nel suo piccolo, uno strumento di Dio, per ricordare ai visitatori il suo amore da testimoniare e diffondere, come ha fatto don Guanella».

Quali sono i progetti futuri?

«Innanzitutto intendiamo continuare ad occuparci della gestione ordinaria, cercando di ampliare l’orario di apertura. Particolare attenzione dovrà essere data all’organizzazione, in accordo con il Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile, di attività rivolte alle Scuole Primarie e Secondarie del territorio, anche riproponendo il Concorso di disegno “I colori della carità”. Da approfondire con cura anche il rapporto con le parrocchie e con gli oratori del territorio, per offrire visite al Museo come momento privilegiato di catechesi sulla carità. Verrà continuata l’opera di informazione e pubblicizzazione del museo tramite i canali dei media e della promozione turistica del territorio; stiamo inoltre lavorando alla realizzazione delle brochure informative sul Museo in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese. Nell’ambito dell’attività di divulgazione (considerando il museo come centro di cultura e spiritualità), stiamo prendendo in considerazione l’organizzazione di momenti di approfondimento su particolari temi connessi a quelli trattati nell’esposizione o nelle varie mostre temporanee».

Per celebrare l’anniversario, la Casa Divina Provvidenza organizza visite guidate gratuite al Museo sabato 9 giugno alle ore 15.00 e domenica 10 giugno alle ore 10.45 (al termine della Messa delle ore 10.00 presso il Santuario del Sacro Cuore) e alle ore 15.00.

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