Procede il cantiere alle chiese di S. Stefano e S. Agata, le due chiese di Castiglione Intelvi, inagibili per il possibile rischio di crolli, a cui sta lavorando la ditta ENGECO, per conto della parrocchia.

Su S. Agata (la cui agibilità è prevista per Natale 2018) sono in atto opere di consolidamento strutturale, che permetteranno di ridare scatolarità alla struttura, in modo da poter ricollegare tutte le parti che la compongono: il tetto, le pareti perimetrali e le volte. Verranno posizionati tiranti metallici e realizzate cuciture armate, così da ricollegare le parti divise dalle fessurazioni che sono state tutte riempite. Inoltre il rifacimento del tetto, in sostituzione del precedente, fungerà anche da collegamento di tutti i lati della “scatola”.

Per S. Stefano (in questo caso la fine dei lavori è prevista nel 2020) gli interventi sono stati programmati in due lotti. Il primo lotto interesserà il complesso consolidamento strutturale e parte del tetto, il secondo lotto completerà la parte di tetto rimanente (sull’abside e sulle sacrestie), quindi si procederà alla sistemazione dell’impianto elettrico, del riscaldamento, al recupero e al restauro conservativo dell’ipogeo e, infine, si interverrà sulle facciate.

Complessivamente si tratta di interventi per un milione e seicento mila euro. Più nello specifico: un milione e trecentomila euro per S. Stefano e 288 mila per S. Agata. A copertura parziale di questi costi arriveranno dalla Conferenza episcopale italiana (grazie ai fondi dell’8×1000), unicamente destinati a S. Stefano, 406 mila euro per ciascuno dei due lotti previsti (uno per il 2018 e uno per il 2019), per un totale di 812 mila euro.

La Fondazione Cariplo ha a sua volta messo a disposizione 215 mila euro, somma la cui destinazione sarà spalmata sulle chiese di S. Stefano, S. Agata, S. Sisinnio e S. Tomaso (chiesa, quest’ultima, presso la quale è aperto un ulteriore cantiere) distribuite sui territori di Castiglione, Cerano e Muronico, perché la Fondazione finanzia progetti di carattere globale.

Un ulteriore contributo, di 180 mila euro, è stato chiesto a Regione Lombardia, sempre per la sistemazione strutturale di S. Stefano, rispetto al quale si è in attesa di una risposta.

Resta sempre a disposizione della parrocchia la proprietà di una bella casa in Castiglione donata da una generosa benefattrice. L’intenzione sarebbe di vendere l’immobile, ma non di “svenderlo”, tenuto conto del momento poco felice di questo settore.

Per coprire i costi ancora scoperti ci si affida alla generosità della comunità.

Di seguito vi proponiamo una carrellata di immagini del cantiere.