Libera, Pax Christi e Fondazione Migrantes sono intervenute sul caso della nave Diciotti con un comunicato congiuto.  “Ben venga la ricerca di accordi vincolanti a livello continentale – dicono -, ma intanto le persone si soccorrono e si accolgono. È questo il dovere della politica, ma è anche il compito di un popolo che ha dimostrato tante volte la sua vocazione all’ ospitalità”

La nave della Guardia costiera è ancorata da tre giorni al porto di Catania con i migranti recuperati una settimana fa al largo di Lampedusa. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha aperto un’indagine contro ignoti per sequestro di persona e arresto illegale, ieri pomeriggio è salito a bordo per una ispezione e per interrogare comandante, mediatori culturali, alcuni testimoni e medici.  Poche ore dopo sono stati sbarcati i minori stranieri non accompagnati. Gli altri migranti restano invece bloccati a bordo.

Di seguito il comunicato integrale:

“Ancora una volta ci troviamo a ribadire con forza che l’immigrazione non è reato, tanto più se è migrazione forzata, in fuga da povertà e guerre, separata da affetti e legami, alla ricerca di speranza e dignità. La situazione in cui versano le 177 persone imbarcate nella nave Diciotti, a cui viene impedito di mettere piede a terra, ci retrocede  come tante altre vicende recenti e meno recenti  nel grado di civiltà e di umanità. È giusto che l’ Europa si faccia carico nel suo insieme di una tragedia che ha contribuito non poco a provocare, ma le inadempienze della politica non possono ricadere sulle spalle degli ultimi e degli indifesi, usati oggi come strumenti di ricatto per bassi giochi di potere. Quindi ben venga la ricerca di accordi vincolanti a livello continentale, ma intanto le persone si soccorrono e si accolgono. È questo il dovere della politica, ma è anche il compito di un popolo che ha dimostrato tante volte la sua vocazione all’ ospitalità”.

don Gianni De Robertis, Direttore Generale Fondazione Migrantes

don Luigi Ciotti, Presidente Libera  e  Gruppo Abele

mons. Giovanni Ricchiuti, Presidente nazionale di Pax Christi