Sabato 4 maggio riparte, da Cantù, la quinta edizione di Arte Solidale Festival, la rassegna di concerti di musica classica che si propone di promuovere la musica e i giovani musicisti, e allo stesso tempo sostenere le nuove generazioni, raccogliendo fondi e sensibilizzando il pubblico sulle attività del Coordinamento Comasco delle Realtà di Accoglienza per Minori, che ha tra le sue principali finalità quella di aiutare i minori in grave stato di disagio nel territorio comasco.
Il Coordinamento riunisce infatti 18 enti che si occupano di accoglienza di minori nella provincia di Como. Nello specifico si tratta di 14 comunità educative, 7 alloggi per autonomia, 5 comunità famigliari, 3 comunità mamma-bambino, 2 gruppi di famiglie affidatarie, 2 comunità terapeutiche, 1 condominio solidale e 1 comunità alloggio disabili. Tutti enti che gestiscono complessivamente 33 realtà di accoglienza e attività a favore dei minori, come detto in particolar modo in stato di disagio, di grave incuria e di abbandono fisico e morale, realizzando progetti di accoglienza per i casi più gravi.
«I minori cui ci si rivolge – spiega Gabriella de Col, presidente del Coordinamento – appartengono a famiglie in gravissima difficoltà, dalle quali vengono temporaneamente allontanati. Grazie all’inserimento in comunità o ad un percorso di affido si offre a bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare la vita come quella di tutti gli altri bambini: scuola, sport, vacanze… Queste esperienze permettono loro di essere a contatto con adulti di riferimento che li aiutano a crescere in modo sano, per diventare un domani persone solide e sicure di sé. Si lavora per fare in modo che la situazione dei loro genitori migliori in modo che possano riaccoglierli con loro. Quando questo non è possibile, il percorso del bambino si conclude con l’affido o l’adozione. Per i ragazzi più grandi che vanno verso la maggiore età si fanno dei progetti per renderli autonomi, aiutandoli a trovare casa e lavoro. Tutto questo lavoro viene svolto da educatori, psicologi e famiglie affidatarie, di cui la metà presta il proprio servizio in modo volontario. Tutti gli operatori e i volontari si incontrano periodicamente per corsi di formazione e per confrontarsi e progettare insieme le attività da svolgere».
Sono circa 300 ad oggi i ragazzi accolti, in forma residenziale, dalle diverse realtà che sono parte del Coordinamento. A questi se ne aggiungono molti altri grazie alle attività diurne. Oltre all’accoglienza i 18 enti del Coordinamento sono impegnati sul fronte della promozione, sostegno e formazione all’affido; nella realizzazione di laboratori nelle scuole e sostegno scolastico; in inserimenti lavorativi protetti; in attività di animazione estiva, progetti di solidarietà famigliare e sostegno a famiglie in difficoltà. A cui si aggiunge un intenso lavoro di relazione con i rappresentanti tecnici e amministrativi di Comuni e Regione per migliorare la realtà dei minori e delle loro famiglie.
Di seguito il programma della rassegna.