Dieci anni. Tanto tempo è trascorso da quando le prime note di Arte Solidale Festival (ASF) iniziavano a risuonare sul Lario, accompagnando una mission importante: supportare giovani artisti e allo stesso tempo raccogliere fondi per sostenere il cammino di minori in difficoltà presenti sul territorio, collaborando con le organizzazioni sociali locali. Il decimo anno di questo viaggio inizia ufficialmente venerdì 9 febbraio, alle 20.45 a Griante presso l’ex-Asilo “Maria”, replicando una formula vincente che prevede, in attesa della tradizionale settimana di concerti di settembre, la proposta di vari eventi nel corso della primavera. Il concerto di venerdì 9, come tutti gli appuntamenti di ASF, è con ingresso a offerta libera. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza, a sostegno di minori in stato di disagio presenti sul territorio comasco.

Anna Litinenko e il suo violoncello

Sono circa un centinaio i concerti promossi da Arte Solidale Festival nell’arco di questi dieci anni, e numerose le iniziative di solidarietà che è stato possibile realizzare grazie alle offerte raccolte.

«Arte Solidale Festival nasce dieci anni da un’intuizione quasi estemporanea – spiega al Settimanale Alessandra Tagliabue, socia della cooperativa Sociale Azalea di Tremezzina e responsabile della casa-famiglia “La Tartaruga” -. Visto il legame di Danilo con il mondo dell’accoglienza e la sua frequentazione con la nostra Casa-famiglia, era consuetudine vi proponesse dei concerti a scopo benefico. Forti di quell’esperienza abbiamo provato a chiederci: perché non provare a proporre un Festival che avesse un impatto artistico e sociale più forti, favorendone l’avvicinamento di un maggior numero di persone? Così è nata la prima edizione, da subito in stretta collaborazione con il Coordinamento Minori della provincia di Como e la cooperativa Azalea. Il successo sin da subito riscontrato ha fatto sì che, nel corso degli anni, l’impatto del Festival crescesse in forma esponenziale, affermandosi sulla scena internazionale».

«Dal punto di vista prettamente artistico, uno degli aspetti di questa esperienza che ho apprezzato di più negli anni – spiega Danilo Mascetti, direttore artistico e presidente di ASF, – è stato quello di riuscire a creare una sorta di convivio tra i musicisti. Un legame che si è consolidato nel tempo, con la partecipazione da parte di alcuni a diverse edizioni di ASF. L’altra nota positiva è stata lo sviluppo, attorno al Festival, di una vera e propria comunità che ha imparato a conoscerci, e torna a trovarci ad ogni appuntamento. Suonare per loro ha tutto un altro effetto che farlo per un pubblico disinteressato. Ulteriore elemento di rilievo è che sia i musicisti sia il pubblico conoscono e apprezzano il principale motivo per cui questi concerti sono promossi, al di dell’aspetto prettamente artistico. I concerti rappresentano inoltre l’occasione perché gli artisti conoscano alcuni dei ragazzi ospiti delle realtà del Coordinamento e ne visitino le strutture. Un connubio di elementi diversi, insomma, che negli anni si è consolidato».

Prenotate QUI il concerto di venerdì 9 febbraio.

Leggete l’intervista completa sull’edizione cartacea del Settimanale di questa settimana.