Grazie ad un progetto di Asci don Guanella onlus un gruppo di ragazzi con disabilità psichica del Guatemala hanno trovato un’occasione di riscatto.

Guatemala, zona di Aldea Chapas, 240 piante seminate, decine di metri di tubi per l’irrigazione istallati, 2 anni di lavoro e costanti cure e finalmente spuntano i primi limoni. L’obiettivo con cui è nato il “Proyecto Agricola” è quello di promuovere la dignità ed il sentimento di utilità di ragazzi con disabilità psichica, favorendo una maggiore integrazione nella società.

Il Centro di Riabilitazione e Promozione Umana “Beato Don Luigi Guanella” da diversi anni sostiene la popolazione della zona di Aldea Chapas, in Guatemala, e opera per implementare programmi di autofinanziamento che permettano anche alle persone con disabilità di acquisire una maggiore autonomia e stabilità economica del Centro. Nell’ambito di tali programmi si inserisce il progetto, avviato due anni fa grazie al contributo di ASCI don Guanella onlus, per la creazione di una piantagione di Citrus latifolia, agrume maggiormente conosciuto come lime, un ibrido del limone ma senza semi e il potenziamento della produzione del caffè.

Con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro in una zona economicamente svantaggiata e di coinvolgere nelle attività anche i giovani residenti del Centro stesso, questa iniziativa si affiancava ad una serie di altre quali una cooperativa agricola promossa fra i contadini del luogo ed un ambulatorio gratuito.

Oggi, dopo due anni di attività, periodo minimo prima che la pianta inizi a produrre, si stanno raccogliendo i primi limoni. Questo risultato è il primo passo verso l’auto-sostentamento.

 

Il commercio dei limoni molto richiesti dal mercato locale contribuirà a sostenere l’economia della struttura che accoglie i ragazzi con disabilità psichica di Aldea Chapas, che grazie al progetto, hanno la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità. Considerando che la durata produttiva di una pianta di limoni è stimata in quattordici anni, possiamo dire con soddisfazione il futuro del Centro “Beato Don Luigi Guanella” sarà sicuramente meno aspro.