Nel corso dell’anno 2018 sono stati uccisi nel mondo 40 missionari, quasi il doppio rispetto ai 23 dell’anno precedente.
Dopo otto anni consecutivi in cui il numero più elevato di missionari uccisi era stato registrato in America,nel 2018 è l’Africa ad essere al primo posto di questa tragica classifica. Secondo i dati raccolti dall’Agenzia Fides, nel 2018 sono stati uccisi 35 sacerdoti, 1 seminarista, 4 laici.
In Africa sono stati uccisi 19 sacerdoti, 1 seminarista e 1 laica (totale 21); in America sono stati uccisi 12 sacerdoti e 3 laici (15); in Asia sono stati uccisi 3 sacerdoti (3); in Europa è stato ucciso 1 sacerdote (1).
In loro ricordo e nel ricordo di tutti i cristiani perseguitati si terranno in Diocesi veglie e momenti di preghiera in occasione della Giornata di Digiuno e Preghiera per i missionari martiri del prossimo 24 marzo.
Vicariato di Rebbio: sabato 23 marzo, ore 20.45, Breccia – parrocchia San Cassiano;
Vicariato di San fermo: venerdì 22 marzo, ore 21.00, San Fermo – Parrocchia;
Vicariati di Cermenate, Lomazzo e Fino Mornasco: sabato 23 marzo, ore 20.45, Cermenate – Via Crucis dalla chiesa San Vincenzo (santuario);
Vicariato di Bellagio e Torno: giovedì 28 marzo, ore 21.00, Bellagio – chiesa San Giovanni;
Vicariato di Gravedona: sabato 23 marzo, ore 20.45, Pianello del Lario, chiesa di S. Martino;
Vicariato Chiavenna e Gordona: sabato 23 marzo, ore 20.30, Verceia – parrocchia;
Vicariato di Mandello: mercoledì 20 marzo, ore 20.45, Abbadia Lariana – veglia vicariale; venerdì 12 aprile, ore 20.30, Olcio, via Crucis vicariale;
Vicariato di Morbegno: martedì 26 marzo, ore 20.30, Campovico;
Vicariati di Sondrio, Berbenno, Tresivio: domenica 17 marzo, ore 20.30, a Tresivio – via Crucis;
Vicariato di Cernobbio: venerdì 22 marzo, ore 21, chiesa di Casnedo;
Vicariato di Lenno e Menaggio: domenica 24 marzo, ore 21, Plesio, presso il Centro polifunzionale;
Vicariato di Grosio e Tirano: venerdì 29 marzo, ore 20.30, via Crucis a Tirano, chiesa di S. Martino.
Usiamo il termine “missionario” per tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario. Del resto l’elenco annuale di Fides ormai da tempo non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma cerca di registrare tutti i battezzati impegnati nella vita della Chiesa morti in modo violento, non espressamente “in odio alla fede”.
Per questo si preferisce non utilizzare il termine “martiri”, se non nel suo significato etimologico di “testimoni”, per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro.
Anche quest’anno molti missionari hanno perso la vita durante tentativi di rapina o di furto, compiuti anche con ferocia, in contesti sociali di povertà, di degrado, dove la violenza è regola di vita, l’autorità dello stato latita o è indebolita dalla corruzione e dai compromessi,o dove la religione viene strumentalizzata per altri fini.
In questo contesto non può mancare un pensiero e una preghiera per la sorte del gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio, rapito il 29 luglio 2013 a Raqqa, in Siria, si sono rincorse in questi anni tante voci, senza nessuna conferma. Da tempo non si hanno notizie di p. Gabriel Oyaka, religioso nigeriano spiritano (Congregazione dello Spirito Santo), rapito il 7 settembre 2015 nello Stato di Kogi. Anche della missionaria colombiana Narvaez Argoty,rapita l’8 febbraio 2017 nel villaggio di Karangasso, in Mali, dal gruppo Al Qaeda del Mali, da qualche tempo non si hanno notizie certe. E’ tuttora nelle mani dei suoi sequestratori padre Pierluigi Maccalli (nella foto), della Società delle Missioni Africane (SMA), che nella notte tra il 17 e il 18 settembre, è stato rapito in Niger, nella missione di Bamoanga.