«La sera del 25 marzo sarò a Sondrio per un momento solenne e significativo. In quell’occasione, infatti, la chiesa di Santa Maria della Sassella sarà elevata a santuario diocesano». Ad annunciarlo è il vescovo della diocesi di Como, monsignor Oscar Cantoni. Un santuario – spiega il presule – «è un luogo di preghiera e pellegrinaggio, dove si sperimentano i prodigi della grazia e dell’amore di Dio. Insieme alla comunità di Sondrio è stato scelto un nome evocativo per questo nuovo santuario, che sarà un punto di riferimento non solo per la Valtellina ma per l’intera Diocesi: sarà intitolato a “Santa Maria della Sassella, Porta della Misericordia”». Il rito sarà trasmesso alle ore 21.00 solo in TV, su TSN (TeleSondrioNews canale 172 o 695) e sul canale YouTube del nostro Settimanale della diocesi di Como.

Quello della Sassella «sarà il terzo santuario diocesano a richiamare la nostra attenzione, fin dal nome, sul dono della Misericordia, insieme a Gallivaggio e Maccio». Perché erigere la Sassella a santuario? «Perché questo, così ci confermano la storia e la tradizione – spiega monsignor Cantoni –, è un luogo di preghiera e pellegrinaggio da oltre un millennio, mentre la chiesa è stata consacrata esattamente cinquecento anni fa. In questi cinque secoli, come raccontano le iscrizioni, gli ex voto, le tante testimonianze di fede, intere generazioni si sono consegnate con fiducia all’intercessione della Madonna della Sassella. La sua stessa posizione, elevata sul colle, inserita fra i terrazzamenti che raccontano l’operosità di questa terra, la pone come sentinella di guardia sulle nostre comunità. Dal 25 marzo sarà non solo una porta naturale sulla valle, che attira lo sguardo e richiama alla preghiera, ma sarà per tutti “Porta di Misericordia”». Nei prossimi mesi, pandemia permettendo, saranno proposti momenti celebrativi e culturali. «Invito l’intera Diocesi, fin da ora – conclude il vescovo Cantoni –, a guardare con fede e affetto a questo nuovo santuario diocesano, chiedendo che “la nostra diocesi, dai monti alla pianura, sia sempre più unita e concorde, ardente di speranza, operosa nella carità”». L’arciprete di Sondrio, don Christian Bricola, e Angela Dell’Oca, della Commissione Arte Sacra e Beni culturali della diocesi di Como, ci raccontano perché è importante questo momento di fede.