«In questi giorni in cui la scuola pubblica, statale e paritaria, sta guardando alla conclusione dell’anno scolastico dedicando tempo ed energie affinché i giovani facciano sintesi di quanto hanno appreso, veniamo a conoscenza che il decreto “riforma PNRR su formazione iniziale e continua e reclutamento degli insegnanti”, apprezzabile per quanto riguarda l’impianto complessivo, provoca grande rammarico poiché ancora una volta il Governo dimentica le scuole paritarie che fanno parte del sistema nazionale di Istruzione e dove lavorano, con tanta competenza e passione, circa 15.000 docenti per 200.000 studenti». Inizia con questa osservazione la nota diffusa dal Coordinamento delle scuole paritarie cattoliche della diocesi di Como. Un testo che già dal titolo vuole essere molto evocativo: APPELLO A COLORO CHE RICONOSCONO IL VALORE DELL’EDUCARE ATTRAVERSO LA SCUOLA.

«Il fabbisogno di insegnanti abilitati nelle scuole paritarie è noto  – aggiungono i responsabili – e il nuovo decreto, ancora una volta previsto per soli docenti della scuola statale, scavalca nuovamente il concorso abilitante già bandito nel 2020, cui si erano iscritti molti docenti delle paritarie, ma rimasto incompiuto. Di fronte a queste scelte ci poniamo due domande: 1. perché, ancora una volta, il Governo ignora le scuole paritarie che sono parte integrante del Sistema Nazionale di Istruzione? 2. Perché lo Stato esige l’abilitazione e poi nega la possibilità ai docenti delle paritarie di partecipare ai concorsi abilitanti, lasciandoli in una situazione di precarietà contrattuale?».

La nota si conclude con due appelli. Uno rivolto «ai Politici, chiedendo che in fase di conversione del citato Decreto, tengano presente le esigenze della scuola paritaria, in particolare per quanto riguarda i corsi abilitanti per i docenti e venga, inoltre, supportata l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità fornendo le risorse necessarie per promuovere percorsi personalizzati».

Il secondo «al Ministero dell’Istruzione, chiedendo che entro l’estate 2022 dia seguito al concorso straordinario abilitante (Decreto Dipartimentale 497/2020). Tale percorso interessa particolarmente i docenti che hanno insegnato negli ultimi anni nelle scuole paritarie, che hanno acquisito i CFU previsti, che si sono iscritti al concorso poi rimasto incompiuto».