È un anniversario del tutto speciale quello che si apprestano a celebrare le Suore Infermiere dell’Addolorata, meglio note come suore del Valduce, che mercoledì 27 settembre celebrano i 170 anni dalla nascita della Congregazione.

“Il 27 settembre 1853 in via Vitani la beata madre Giovannina Franchi apriva la Pia Casa delle Sorelle Infermiere di Carità conosciute oggi come “Suore Infermiere dell’Addolorata o Suore di Valduce” – scrive sul Settimanale suor Emanuela Bianchini, madre generale delle Suore Infermiere dell’Addolorata. L’apertura avvenne nel silenzio e senza clamore, come per le opere di Dio. Era un piccolo gruppo di donne che aveva scelto di lasciare tutto per dedicarsi al servi-zio e all’accoglienza dei malati, dei poveri, degli emarginati, di quelli che la città “perbene” preferiva ignorare. Madre Giovannina aveva chiaro lo scopo della sua missione: amare Dio e servirlo vivo con gran cuore nella persona del malato. Il segreto della sua santità sta proprio in queste tre parole: “con gran cuore”, nella quotidiana semplicità della Pia Casa dove la porta era sempre aperta ad accogliere, consolare, curare qualsiasi tipo di miseria, infermità e solitudine. In via Vitani le sorelle della Pia Casa cominciarono ad operare nel silenzio e nella semplicità: visitavano i malati nelle loro povere case e non solo portavano il sollievo delle cure ma si occupavano della pulizia della casa portando così sollievo anche alle famiglie. Si recavano nelle carceri ad assistere chi era infermo e ad insegnare il catechismo. Nella Pia Casa non si faceva distinzione di povertà fra chi era precipitato nella miseria per aver indugiato e sperperato nel vizio, fra chi invece era solo e anziano, senza assistenza alcuna, fra chi era perseguitato politico e chi aveva un passato discutibile: dentro quelle mura c’erano solo fratelli da amare e servire. Una vita, quella delle Pie Infermiere, intessuta di preghiera soprattutto davanti a Gesù sacramentato, di amore alla Madonna Addolorata e a Gesù crocifisso. Un’offerta, quella di madre Giovannina, che non si fermò neppure davanti al sacrificio della vita e che la portò alla morte il 23 febbraio 1872 durante un’epidemia di vaiolo che contrasse nell’esercizio della carità verso i malati. Il seme che la beata Giovannina ha seminato ha germogliato nella nostra Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata che con le opere continuiamo il servizio iniziato in quel lontano 27 settembre 1853. Cambiano i tempi, le modalità del servizio al malato ma resta intatto lo spirito che quel giorno animò la Fondatrice e le sue prime figlie: “la gloria di Dio, la santificazione nostra e l’assistenza corporale e spirituale degli infermi”.

Per ricordare questo anniversario il vescovo di Como, il cardinal Oscar Cantoni, celebrerà una S. Messa in Cattedrale, a Como, mercoledì 27 settembre alle ore 15.30.

Nel celebrare questa ricorrenza la Congregazione ha predisposto un’agevole brochure, che trovate qui.