Una vita spesa per l’accoglienza, la cura e l’educazione di bambini e giovani svantaggiati, secondo il carisma dell’Istituto religioso delle Minime oblate del Cuore Immacolato di Maria: ha vissuto così sorella Anna Gennai, che prima dell’alba di questo sabato 15 febbraio ha concluso la sua esistenza terrena all’età di ottant’anni, diciotto dei quali spesi in Valtellina. Dal 2002, infatti, la religiosa è alla guida del Centro Rita Tonoli della Piccola Opera di Traona.
Di origini milanesi, sorella Anna entrò a 23 anni nell’Istituto Casa Mamma Rita di Monza per seguire la propria vocazione alla vita religiosa con le Minime oblate del Cuore Immacolato di Maria. Fino al 1977, rimase a Monza e in quel periodo – confidava sorella Anna – «è come se avessi sentito di avere il “mondo in mano”». Dal 1977 al 1979 operò in una casa di esercizi spirituali a San Giovanni Rotondo: un’esperienza importante, che le permise di crescere nella vita spirituale e riuscire poi ad affrontare prove impegnative legate alle attività e alle opere che le sarebbero state affidate.
Dal 1979 al 2002, sorella Anna fu impegnata in provincia di Rimini, a Bellaria – Igea Marina, assumendosi la gestione di una struttura di accoglienza per minori con situazioni familiari difficili. Furono anni carichi di impegni, ma anche di forte entusiasmo, che a sorella Anna non è mai mancato e che, in quel periodo, le permise di affrontare l’accoglienza di minori provenienti dalla Bosnia a seguito del conflitto balcanico.
Nel 2002, infine, sorella Anna fu inviata alla Piccola Opera di Traona, dove assieme alle consorelle ha proseguito l’impegno di accoglienza verso minori in difficoltà e mamme che hanno subito violenza. Con dedizione e amore, confidando sempre nell’aiuto della Provvidenza, la casa di Traona è diventata un punto di riferimento per l’intera provincia di Sondrio.
Tre anni fa, nell’ambito della festa della donna, in occasione di una cerimonia svoltasi l’8 marzo al Teatro Sociale di Sondrio, sorella Anna ricevette dalle mani dell’allora prefetto Giuseppe Mario Scalia una targa conferita per l’attività benefica svolta a favore del prossimo. In quell’occasione, come sempre a chi la incontrava, sorella Anna ricordò di aver vissuto appieno la sua vita, sempre in umiltà e nello spirito della crescita. Un suo motto, infatti, era: «Si impara a camminare, camminando».

Il rito funebre di sorella Anna si svolgerà lunedì 17 febbraio, alle 10, a Traona e sarà presieduto dal vescovo, monsignor Oscar Cantoni, che anche nell’ultimo periodo di malattia non ha mancato di far sentire la propria vicinanza e quella dell’intera Diocesi alla religiosa.