Dalla prossima settimana, con tutta probabilità da mercoledì 26 aprile, la mensa del campo di via Regina Teodolinda aprirà le porta anche ai migranti in transito non accolti nel centro.

La conferma di voci che giravano ormai da alcuni giorni è arrivata a Il Settimanale direttamente dalla Prefettura di Como.

La decisione è stata presa per alleviare la pressione sulle mense cittadine che, da mesi, si erano trovate a far fronte ad un numero crescente di presenze tanto da spingere la Caritas all’apertura di una seconda mensa diurna nei locali dei Padri Vincenziani di via Lambertenghi.

Ero stato Marco Martinelli, presidente di Incroci (associazione che gestisce la mensa di via Tommaso Grossi),  a denunciare la situazione di criticità che sta vivendo la mensa serale. Una situazione che aveva spinto i volontari della mensa a scrivere al Prefetto due lettere per far presente la situazione di difficoltà.

Mense dei poveri: «A Como numeri troppo alti, servizi a rischio»

Gli ingressi alla mensa del campo saranno gestiti dallo sportello Porta Aperta della Caritas diocesana che fornirà ai migranti un badge di riconoscimento per permettere l’accesso negli orari di pranzo e cena.

“Inizieremo con un primo gruppo di venti persone – spiega il direttore della Caritas, Roberto Bernasconi – ma con l’idea di aumentare progressivamente il numero. L’obiettivo è arrivare a chiudere la seconda mensa diurna e alleggerire il carico su via Tommaso Grossi”.